Creare un podcast ti stuzzica, ma non hai la più pallida idea di come iniziare a muovere i primi passi? Allora sei nel posto giusto. Questa è la guida introduttiva su come fare un podcast partendo da zero.
Qui ti spiegherò tutte le fasi di creazione: dal progetto agli strumenti, dalla scelta editoriale fino alla pubblicazione e promozione. Tutti elementi che ti serviranno se vuoi implementare il podcast nella tua strategia di business o anche solo per realizzare un prodotto audio personale.
Creare un podcast per il proprio brand, personale o aziendale, significa entrare in un mercato ancora poco affollato rispetto ad altri canali di comunicazione. Il che è una grande opportunità.
Pensa che all’inizio del 2021 si contavano quasi 600 milioni di blog (dato Internet Statistics Facts) contro i poco più di 4 milioni di podcast a metà del 2022 secondo i dati di Podcast Index. Questo significa che con il podcast puoi sfruttare un vantaggio competitivo non indifferente se lo inserisci in modo efficace nella tua strategia di marketing.
Se il tuo intento è iniziare con il piede giusto, lascia che ti guidi passo passo. Sulla base di quanto ho sperimentato personalmente con i miei clienti, ti fornirò alcuni consigli utili su come fare un podcast che ti permetteranno di diventare podcaster anche se sei alle prime armi.
Cos’è un podcast?
Prima di darti tutte le informazioni necessarie su come fare un podcast voglio stabilire dei punti fermi. Nel corso di questa guida userò dei termini e un linguaggio che presuppone che tu sappia cos’è un podcast.
Ma meglio partire avendo condiviso effettivamente le nozioni base su significato di podcast. La definizione che io uso è quella ben esplicitata dallo IAB (Associazione dedicata all’advertising interattivo) e poi ripresa da IPSOS.
Il podcast è un contenuto audio inedito, e ascoltabile online e on demand. Questo significa che nasce per essere audio e non è la trasposizione di contenuti originariamente creati per altri canali di comunicazione.
Tutto ciò che nasce in forma video, testo scritto (es. audiolibri), programmi radio, non rientrano in questa categoria. Questo è un concetto purista, se vogliamo. Ma è la definizione di podcast che adotteremo in questa guida.
Se vuoi conoscere la storia del podcast e approfondire questo argomento, leggi l’articolo qui sotto.

Cos’è un podcast e come ascoltarlo
Come fare un podcast di successo: le 5 fasi
Per realizzare un podcast di successo è importante che tu lo veda come a un progetto vero e proprio. Partire in quarta senza un minimo di basi potrebbe portarti a una grande dispersione di tempo e denaro. E sono sicura che non è ciò che vuoi.
Senza contare che modificare in corso d’opera un podcast è un tantino più difficile rispetto a evisionare un articolo blog o un post sui social.
Con questo concetto in mente, è chiaro che il podcast deve essere ideato e costruito senza lasciare nulla al caso. Il rischio altrimenti è quello di iniziare con grande entusiasmo per poi abbandonare il progetto non appena ci si rende conto che non è più sostenibile, sia in termini di risorse che di fattibilità.
Per porre le giuste basi e cercare di realizzare un podcast di successo, bisogna conoscere le 5 fasi del processo:
- progettazione
- pre-produzione
- produzione
- pubblicazione
- promozione.

Fase 1: Creare il progetto podcast
Proprio come faresti per la creazione di un tuo prodotto o servizio, prima di fare un podcast bisogna mettere nero su bianco cosa ti serve per realizzarlo. Non parlo solo di strumenti e attrezzature, ma anche di risorse, tempo, partner e molto altro.
Avere una visione d’insieme del tuo progetto è molto utile per mettere a punto la tua strategia. A questo proposito ti suggerisco di usare il Podcast Model Canvas per tracciare il tuo board visivo e procedere alla fase di progettazione.
Con il progetto avrai un’idea chiara e precisa della direzione da prendere e soprattutto mantenerla fino alla fine.
Il più delle volte si tralascia questa fase iniziale perché ci si focalizza subito sulle attività operative, mentre invece la progettazione è quella più importante. È qui che decidi, dati alla mano, tempi, modi e risorse da impiegare sulla base della tua disponibilità.

Parti dagli obiettivi
Potresti già avere un’idea di podcast che ti piacerebbe realizzare. Ma ti sei soffermato davvero a pensare al perché vuoi fare un podcast e cosa vuoi ottenere?
Che il tuo intento sia promuovere il tuo brand oppure creare un podcast per un progetto personale, poco importa. Avere obiettivi ti aiuterà a focalizzarti sulle motivazioni reali che ti spingono a farlo.
È un podcast per il tuo business? Poniti degli obiettivi in linea con la tua strategia di comunicazione. Ricorda che devono essere specifici e sotto il tuo controllo. Spoiler: il numero degli ascolti non è un obiettivo perché non è sotto il tuo controllo e non necessariamente porta valore al tuo business.
Piuttosto, pensa a come il podcast possa aiutarti a convertire gli ascoltatori in potenziali clienti. Costruisci una sorta di percorso cliente e valuta i touchpoint che potresti sfruttare.

Obiettivi di marketing e di podcast: perché è importante allinearli?
Chi è il tuo ascoltatore ideale?
Pensa subito a chi vuoi parlare e sii specifico. Avere in mente un ascoltatore ideale ti aiuta a calibrare contenuti e linguaggio. Se ti rivolgi a un pubblico di esperti o a di principianti tutto cambia. Idem se il tuo pubblico è di giovani oppure senior.
Questo forse può sembrarti limitante, ma in realtà ti aiuta a fare delle scelte ed essere più incisivo e focalizzato. Inoltre, ricorda sempre che esiste un target principale che è quello a cui ti rivolgi e uno secondario, magari apparentemente non correlato ma altrettanto interessato al tuo messaggio.
Scegli l’argomento del podcast
Qual è il tema centrale del tuo podcast? Ci hai già pensato? Se hai un’attività come libero/a professionista e il podcast è un canale di promozione del tuo business, la scelta dell’argomento potrebbe seguire l’essenza stessa della tua attività. Potresti parlare di ciò di cui sei esperto e farà gioco al tuo posizionamento e al tuo personal branding.
Se il podcast è un progetto personale, potresti concentrarti ad esempio su qualcosa che ti appassiona, su un valore che ti appartiene o una causa che senti tua. Quello che ti consiglio è concentrarti su un tema per te forte, un unico filo conduttore da approfondire nel corso delle puntate. L’ascoltatore ti ringrazierà!
Identificare ora il messaggio chiave ti aiuterà anche a preparare un piano editoriale sostenibile e coerente con i tuoi obiettivi di progetto, quelli di cui abbiamo già parlato e che potenzialmente hai già identificato, ma ti aiuterà anche a differenziarti dai tuoi competitor qualora ad esempio esistessero altri podcast che trattano lo stesso argomento.
Qual è la tua proposta di valore?
La value proposition, che possiamo definire anche promessa all’ascoltatore, è un touchpoint molto importante tra te e lui. È strettamente legata agli obiettivi e al target che hai identificato. Altro non è che la risposta alla domanda “perché dovrei ascoltarti?”. In pratica comunica in modo chiaro la trasformazione, il beneficio che avrà il tuo ascoltatore ideale dopo l’ascolto.
Ha due scopi fondamentali:
- rende subito chiare le aspettative all’ascoltatore: se genera curiosità o incontra i suoi interessi sarà un elemento di ingaggio forte;
- ti aiuta a mantenere il focus puntata dopo puntata senza il rischio di virare su argomenti o intenti che non hanno attinenza con quanto hai promesso di dare al pubblico.
Scrivi un pitch
Sapresti condensare in due o tre frasi al massimo la tua idea di podcast? Il pitch è la sintesi della tua proposta di valore. Contiene gli elementi fondamentali per capire subito in cosa consiste il tuo podcast.
- chi sei
- di cosa parla il podcast
- a chi parla
- perché dovrei ascoltarti.
Questo è un passaggio a volte difficile perché richiede una grande capacità di sintesi. Ma è anche una grande prova del nove. Se non riesci a condensare questi concetti, vuol dire che l’idea non è ancora così chiara neanche per te. Quindi devi lavorarci un po’.
Crea il piano editoriale podcast
Hai scelto tema centrale, target, value proposition. Ora serve sviluppare questa idea.
L’argomento che tratterai potrebbe essere affrontato in modi diversi a seconda dell’uditorio a cui ti rivolgi. Ecco un altro motivo per cui è bene sapere subito a chi stai parlando.
Prima di cominciare a scrivere di getto il testo della prima puntata, specie se si tratta di una storia che si sviluppa su più episodi, meglio definire anche solo a grandi linee il piano editoriale. In questo modo hai un quadro della situazione più chiaro e sai come sviluppare e distribuire i contenuti sulla serie audio.

Concentrati prima sui macro argomenti e poi via via scendi nel dettaglio con la stesura dei titoli delle singole puntate.
Trovare gli argomenti giusti mette sempre un po’ in difficoltà all’inizio. Ciò che può aiutarti è avere ben chiaro dove vuoi portare gli ascoltatori. Immagina di accompagnarli nel tuo mondo, qualunque esso sia, legato al tuo business o a una passione o a un valore.
Traccia la strada perché possano scoprire pian piano il viaggio che intraprenderanno e stabilisci con quale ritmo.
Dai un titolo al tuo podcast
Consiglio sempre di arrivare alla scelta del titolo solo dopo aver ragionato su obiettivi, target e tema centrale perché questi passaggi ti aiutano ad attribuire ad esso la sfumatura più corretta.
Ideare il nome per un podcast forse è più difficile di quanto si possa immaginare. Deve contenere il messaggio principale del tuo podcast in pochissime parole e ingaggiare il potenziale ascoltatore.
Puoi orientarti verso un titolo podcast:
- descrittivo: chiarisce subito il tema senza lasciare dubbi
- suggestivo: evoca un’immagine, un concetto senza esplicitarlo
- di brand: si allaccia al nome del tuo brand, progetto o sito.

Come scegliere il titolo giusto del tuo podcast
Può darsi che tu abbia già in mente un nome che ti piace e vorresti usare. Nel caso, verifica se rispetta queste caratteristiche. ti saranno utili per trovare quello giusto:
- breve e sintetico;
- facile da scrivere e da ricordare;
- inedito, così non crei sovrapposizioni e confusione;
- SEO friendly, se possibile, per sfruttare al meglio il motore di ricerca interno delle app di ascolto.
Suggerimento: No ai titoli con termini troppo generici che non rimandano a nessun reale messaggio di fondo, no a titoli che contengono la parola “podcast” (a meno che non trattino esattamente quell’argomento come il mio Podcast per il Business), no a titoli con punteggiatura.
Prenditi il giusto tempo per decidere, usa carta e penna per buttare giù le idee e scrivi quanti più titoli o termini possibili ti vengono in mente sull’argomento. Lascia riposare le idee e tornaci su dopo qualche giorno.
Se puoi fai brainstorming e confrontati con qualcuno per capire se quello che hai scelto può davvero funzionare.
Il titolo deve essere memorabile e memorizzabile. È sempre il naming di un prodotto!

7 regole per scegliere un titolo podcast efficace
Quale sarà il genere del tuo podcast?
Per genere intendo la modalità con cui viene esposto il contenuto a prescindere dal format. Ecco alcuni esempi:
- Docuserie: documentario o inchiesta su temi di attualità o di interesse pubblico. Ne è un esempio il podcast Veleno che ha documentato un fatto di cronaca nera italiana.
- Divulgativo: per comunicare e rendere comprensibili temi specifici in modo diretto.
- Di Intrattenimento: può essere ironico, cinico, divertente, può usare lo storytelling o le storie per trasmettere un messaggio. Questo genere può a sua volta includere podcast monografici, di auto narrazione.
Nel ragionare sul genere di podcast pensa anche al mood che vuoi ricreare: ironico? leggero? serio? intimista? Quale di questi si presta di più al tuo argomento o senti più vicino al tuo stile? Ascolta diversi podcast per capire cosa ti piace e cosa risuona meglio in te.
Scegli il format podcast più adatto
Il format podcast identifica la struttura predefinita della serie. È il modello in base al quale vengono sviluppati i contenuti. I formati possono essere di diversi tipi. Qui ti elenco i più popolari e le differenze che li contraddistinguono.
Talk a una voce o monologo
Lo speaker conduce la puntata in modo autonomo in una conversazione diretta con l’ascoltatore. Utile per creare una forte connessione con l’utente e per avere autonomia nell’organizzazione dei contenuti.
Richiede una buona oratoria per non sembrare “monotoni”. Questo format è molto versatile e si presta a diversi generi podcast.
Conversazione libera
Due o più speaker conducono la puntata attraverso un dialogo tra di loro. È un format dinamico che può diventare brillante se c’è sintonia tra le parti. Richiede buona organizzazione per la preparazione e la registrazione delle puntate.
Intervista
Un conduttore principale e un ospite si alternano al microfono. Uno dei format più usati per approfondire tematiche con gli esperti o portare testimonianze rilevanti. L’intervista può essere organizzata in remoto oppure in presenza.
Ibrido
È frequente mixare i formati tra di loro, ad esempio alternando puntate di talk a una voce e una di intervista. Oppure in una stessa puntata alternare una voce narrante a inserti audio di intervista e/o fonti esterne.
Altri formati
includo tra questi il catch-up, ovvero la trasformazione in audio di un contenuto nato per altri formati (come il video), e il podcast live, cioè una puntata trasmessa in streaming.

Definisci la struttura del podcast
I podcast possono essere pensati per sviluppare i contenuti su un numero di episodi definito oppure indefinito.
Nel primo caso avremo una serie autoconclusiva, ad esempio di 6-10 episodi, in cui la storia o il tema su cui verte il podcast si esaurisce in un numero di puntate già stabilito.
Solitamente questo tipo di struttura si adatta alle serie serializzate, ovvero quando la trama dell’arco narrativo complessivo si distribuisce su più episodi.
Ma può benissimo essere una serie episodica in cui ogni puntata esaurisce e conclude l’argomento senza essere legata alle altre.
Durata del podcast
Sebbene le statistiche di podcast diano indicazioni sulla durata media di ascolto di un utente, ciò non significa che questi dati siano legge e che determinino quanto deve essere lungo ogni tuo episodio.

– Fonte Digital Audio Survey Ipsos 2021
La durata delle singole puntate è da decidere tenendo conto di più elementi:
- la struttura dell’intero podcast
- il format
- la profondità con cui affronterai i temi di ciascun episodio
- il pubblico a cui ti rivolgi
- il budget
- il tempo a tua disposizione
- l’esperienza.
Creare un podcast narrativo seriale di 10 puntate da un’ora ciascuna e ricco di sound design richiede un effort decisamente maggiore rispetto a un podcast divulgativo episodico da 10 minuti.
Frequenza di pubblicazione
Sulla base degli stessi fattori sopra elencati, decidi con che frequenza pubblicare le puntate. Certo, come ogni contenuto, la costanza e la regolarità sono premiate sia dal pubblico che dalle piattaforme.
Però va da sé che riuscire a preparare e pubblicare ogni giorno un podcast di due ore è impensabile rispetto a puntate da due minuti. A meno che tu non sia Joe Rogan e non abbia a disposizione un’entourage di persone a tua disposizione che si occupino di riprese audio, testi, montaggio e tutto il resto.
Per cui tieni presente sempre il concetto di podcast sostenibile, e non buttarti a capofitto in imprese titaniche che non puoi portare avanti nel tempo.
Struttura della puntata
Impostare uno schema della puntata prima ancora di scrivere i contenuti ti aiuta a creare una mappa concettuale utile sia a te che all’ascoltatore. È un’ottima bussola di orientamento, specie se prevede elementi ripetibili e comuni tra una puntata e l’altra.
È prevista un’introduzione o una sigla iniziale? Ci saranno degli ospiti? Hai ipotizzato delle rubriche fisse? In quale momento della puntata inserirai le tue call to action? Ci sarà un coming up?
Organizza in modo schematico questi momenti in modo che siano replicabili tra una puntata e l’altra.

Format podcast: cosa sapere per prepararlo
Fase 2: Pre-produzione podcast
A questo punto hai pronto il tuo progetto podcast. Ora è il momento di preparare tutto ciò che ti occorre per iniziare la vera e propria produzione.
Scrivi un trailer
L’episodio trailer è la presentazione dell’intera serie audio. Si tratta di una breve puntata di 90-120 secondi che racchiude il fulcro del tuo podcast. Lo scopo principale è ingaggiare gli ascoltatori anticipando quel tanto che basta per capire cosa aspettarsi.
Per cui presentati, presenta il tuo podcast, spiega perché dovrebbero ascoltarlo, fornisci gli elementi necessari per capire come intendi sviluppare gli argomenti e con che frequenza. A questo proposito ho preparato un articolo con altri suggerimenti su come creare un trailer efficace.
Scegli la musica
Scegliere la musica per il podcast richiede tempo, ma è anche una parte divertente del lavoro. Il sound è un elemento importante all’interno di una serie audio: determina il mood, crea atmosfera, definisce l’identità e scandisce i ritmi dei contenuti. Se poi ci sono elementi sonori caratteristici e unici, innesca quell’elemento di familiarità che attiverà subito nell’ascoltatore una forte associazione mentale.
Senza musica, anche il podcast con il format più semplice sarebbe meno coinvolgente per chi l’ascolta. Se poi pensiamo ai formati narrativi, il sound diventa determinante.
Probabilmente quando hai pensato al mood da associare al tuo podcast hai immaginato anche una colonna sonora, magari pescando da brani musicali di artisti già noti.
Questo è un inizio, e ti aiuta a identificare il tipo di impronta che vorresti dare al tuo contenuto.
Sappi però che quella musica è senza dubbio coperta da diritto d’autore, che in Italia è regolato dalla legge n. 633 del 1941. Quindi a meno che non detieni il diritto d’uso, non puoi disporne a tuo piacimento.
Una via più semplice e sicuramente meno costosa è quella di usare musica royalty free o Creative Commons. Nel primo caso ti basterà acquistare una licenza (a prezzi contenuti) per usarla dove e quando vuoi. Nel secondo caso puoi usare brani musicali in cui l’autore rinuncia a parte dei suoi diritti e concede l’uso delle sue opere liberamente o con alcune limitazioni.
Per saperne di più puoi approfondire su questo articolo: Musica Podcast e Diritti d’Autore.
Crea la tua copertina podcast
Insieme al nome del podcast, la copertina è uno dei tre elementi visivi più ingaggianti per il tuo potenziale ascoltatore, soprattutto nella fase di scoperta del tuo contenuto. Possiamo paragonarla al packaging di un prodotto commerciale. Per cui la sua importanza non è da sottovalutare. Anzi, fa’ in modo che sia curata e trasmetta professionalità.

Tieni presente che le icone dei singoli show podcast sulle app di ascolto sono molto piccole, per cui la visibilità si riduce. Scegli colori e font adatti a far risaltare il titolo in modo che sia leggibile.
Se hai dimestichezza con alcuni programmi di grafica potrai dare libero sfogo alla tua creatività. Si possono ottenere buoni risultati anche con tool freemium come Canva o Crello.
In alternativa puoi affidarti alle mani esperte di un graphic designer. Non te ne pentirai!
Scegli l’attrezzatura giusta per te
Siamo arrivati alla scelta degli strumenti che trasformeranno in audio i tuoi contenuti. Di solito l’acquisto dell’attrezzatura podcast è uno dei primi pensieri che attraversano gli aspiranti podcaster. In realtà, come hai potuto vedere, prima di pensare al microfono c’è molto altro!
Il motivo è presto detto. Fino a che non hai le idee un po’ più chiare su come creare un podcast, che format usare e su quali risorse puoi contare, potresti scegliere strumenti non adatti al tuo progetto e buttare via soldi.
Anche con poco budget puoi acquistare prodotti di buona resa.
Il set up base è composto da:
- microfono (per praticità meglio se con attacco USB)
- supporto per il microfono
- cuffie
- filtro anti pop
- un computer
- un software di registrazione
- eventualmente una scheda audio (se microfono con cavo XLR).
Il software di registrazione serve a trasformare in traccia audio il segnale acustico inviato dal microfono. Se non hai dimestichezza con questi strumenti, opta per software semplici, gratuiti e open source come Audacity oppure Garage Band (solo per sistemi IOS).
Fase 3: Produzione podcast
Una volta stabilite le basi di progettazione e preparati tutti gli strumenti, si entra nel vivo della realizzazione. La produzione di un podcast inizia con lo sviluppo dei contenuti e prosegue con la registrazione audio degli stessi.
Ancora una volta non è accendere il microfono la prima cosa da fare. Il podcast va preparato al pari di qualunque altro contenuto. Non importa se scriverai ogni singola parola che dirai o userai una scaletta. Se vuoi raggiungere l’obiettivo che ti sei prefissato, la preparazione è fondamentale.
Come si fa a catturare l’attenzione? In questo caso la logica della piramide rovesciata che si usa con i contenuti del web non è consigliata. Meglio dare un accenno, stuzzicare l’interesse sugli argomenti che si tratteranno, lanciare una domanda a cui si darà risposta o anticipare la voce di un ospite per poi svelarne identità e argomento.
Insomma, crea un po’ di suspance.

Scrittura del copione
Come si scrive il testo di un podcast? La scrittura a voce è molto diversa da quella usata per il web o per un libro. In un articolo per il blog o in un romanzo, la parola scritta segue regole sintattiche adatte a una lettura endofasica, con tanto di subordinate, incisi, e via dicendo. Anche il linguaggio è diverso. Le parole che useresti in uno scritto non sono necessariamente le stesse che useresti in una conversazione.
Chi ti ascolta non ha modo di rileggere, e non può perdersi in frasi contorte e ragionamenti complessi. Il messaggio deve essere reso semplice, chiaro e comprensibile in modo che si possa facilmente ricordare.
Puoi scegliere di preparare un copione fully scripted da leggere pedissequamente durante la registrazione oppure, se hai un po’ di piglio e coraggio, usare solo una scaletta con i punti principali da argomentare.
Prepara l’ambiente di registrazione
Se hai la fortuna di poter registrare in uno studio di registrazione, beh allora puoi saltare a pie’ pari questo paragrafo. Se invece hai scelto l’home recording, leggi alcuni consigli su come registrare un podcast.
- Trova un posto silenzioso e tranquillo: niente animali da compagnia mentre registri, né altre persone che possano transitare nella stanza.
- Elimina tutte le possibili fonti di disturbo: notifiche su telefono e computer, braccialetti, penne, sedie scricchiolanti. Insomma fai attenzione.
Suggerimento: la qualità dell’audio influisce tanto sulla resa di un podcast. Anche se in post produzione si possono eliminare alcuni elementi di disturbo, la fase di registrazione è ciò che fa davvero la differenza.
Configura il set up di registrazione podcast
Per registrare dovrai tecnicamente collegare il microfono al computer affinché la tua voce venga trascodificata in un segnale digitale. Se hai scelto un microfono USB il collegamento è diretto, altrimenti dovrai usare una scheda audio che faccia da tramite tra la fonte acustica e il software di registrazione.
Indossa le cuffie durante la registrazione in modo che tu possa avere una migliore percezione della tua voce e monitorare che tutto sia collegato a dovere e non si crei quel fastidiosi “fischio” chiamato effetto larsen.

Preparare la voce
Lo strumento più importante di tutti in realtà è la tua voce. Quindi, trattala bene. Sii presente con tutto il corpo. Ricorda sempre che attraverso la voce trasmettiamo emozioni, positive e negative, per cui dedica qualche minuto a questo momento di preparazione.
Bevi acqua per idratare le corde vocali, respira e non andare in affanno o in iperventilazione, non impostare la voce, sii spontaneo e rilassato. Sorridi e divertiti. I tuoi ascoltatori ti ringrazieranno.
E ora che tutto è pronto, puoi iniziare!
Registra il tuo primo episodio
Dopo aver configurato il tuo set up, avvia il software di registrazione, posiziona la tua bocca a 2-3 centimetri dal microfono per avere un suono migliore e vai!
Fai qualche prova generale registrando piccoli pezzettini di audio. Riascoltati e verifica che i volumi e la qualità audio siano corretti.
Se durante l’esposizione ti accorgi di aver sbagliato una parola o un concetto, ripeti sempre l’inizio dell’intera frase. Altrimenti potrebbero risultare diversi tono e intenzione.
Post produzione audio
La post produzione audio è la parte più tecnica, quella che richiede un minimo di dimestichezza e tanta pazienza. È un lavoro certosino che all’inizio porterà via tempo. Se inizi da zero, non essere perfezionista, concentrati su un format semplice e facile da montare.
In questa fase tecnica, la prima cosa è l’editing della voce, ovvero la pulizia degli errori, delle pause troppo lunghe e dei rumori di fondo, e poi l’applicazione di compressione ed equalizzazione. Il tutto serve a rendere più bella la voce stessa.
A questo punto, si procede al montaggio audio aggiungendo musica e/o altre tracce voce. Può esserci una sigla, un jingle identificativo, un tappeto sonoro, sound effects o musiche di atmosfera. Il tocco sonoro caratterizza l’intero podcast, come se fosse una sua identità. La musica va scelta con cura: deve esprimere il mood e accompagnare le parole senza sovrastarle.
Lo step finale della post produzione audio è il mastering, cioè il bilanciamento sonoro di tutte le tracce per ottimizzare la qualità di riproduzione stereo.
La sigla del podcast
Quasi tutti i podcast hanno una sigla, un breve motivo sonoro che funge da elemento introduttivo al programma. Alcuni la inseriscono in apertura, altri subito dopo un breve incipit.
È composta da un breve testo, una musica di sottofondo e dura in genere tra i 10 e i 15 secondi. Il motivo è ricorrente, ossia si ripete com’è in ogni singola puntata podcast, e racchiude tutto il senso del podcast.
Puoi realizzarla con la tua stessa voce oppure delegarne la produzione a un professionista con un servizio di voice over, creando così uno stacco ben definito con la tua narrazione. La scelta è puramente stilistica oltre che di budget.

Come creare la sigla del podcast
Fase 4: Pubblicazione del podcast
Siamo a uno degli step finali di questa guida su come fare un podcast: la pubblicazione. Per pubblicare un podcast serve appoggiarsi a un hosting provider, cioè un fornitore che ti metta a disposizione uno spazio sul web su cui caricare i tuoi audio mp3. Sarà l’hosting a trasmettere a tutte le piattaforme audio i tuoi file perché siano ascoltati dagli utenti.
L’hosting crea un feed RSS, cioè un file strutturato al cui interno sono racchiuse tutte le informazioni del tuo podcast: autore, copertina, titolo, titoli episodi, contatti, ecc. Ogni volta che caricherai un nuovo episodio, il feed si aggiornerà automaticamente senza che tu debba fare nulla di più.
L’hosting è uno solo, ma le piattaforme di ascolto sono tante. L’utente sceglierà di ascoltarlo sull’app che preferisce e potrai monitorare gli ascolti dalle statistiche messe a disposizione dall’hosting.
Come scegliere l’hosting
Di hosting ne esistono tanti, con piani gratuiti o a pagamento, e con caratteristiche differenti. Tra i più conosciuti ci sono:
Nella scelta, ti consiglio di valutare sia il costo mensile che i servizi resi disponibili. In particolare il livello di assistenza, le statistiche, le ore di audio incluse, le integrazioni con altri tool e via dicendo.
Ad esempio, Spreaker è italiano, ti permette di creare più podcast sotto lo stesso account, ha una funzione di podcast live e ti permette di attivare la monetizzazione in Italia. Per contro il piano free ha funzioni limitate e le statistiche sono disponibili solo dai piani PRO.
Invece, Anchor è totalmente gratuito e ti offre statistiche dettagliate. Ti dà la possibilità di fare un editing semplice dell’episodio, di caricare video podcast (visibili però solo su Spotify), raccogliere messaggi o domande scritte e audio dei tuoi ascoltatori, ma non puoi creare più show sotto lo stesso account. Se per il tuo business hai la necessità di convogliare tutto sotto lo stesso cappello, allora potrebbe non essere la scelta migliore.

Distribuzione automatica e manuale sulle piattaforme audio
A regime, la distribuzione del tuo podcast sulle piattaforme audio è automatica e avviene tramite il feed RSS che l’hosting comunica loro. Nel giro di qualche giorno dall’invio del tuo file, sarà possibile ascoltarlo nelle app dedicate.
Le principali piattaforme audio sono:
- Apple Podcast
- Spotify
- Google Podcasts
- Spreaker
- Amazon Music
- Alexa
- YouTube Podcasts (coming soon).
Oltre a queste ci sono piattaforme minori, chiamate podcatcher, che recuperano il feed RSS da quelle principali per veicolarlo sulle loro app. In questo caso il passaggio è automatico e non necessita di alcun intervento manuale.
Non è un errore distribuire il podcast su più piattaforme. Per il podcast non esiste il problema dei contenuti duplicati, come ad esempio capita se lo stesso articolo di blog viene pubblicato su più siti. Più piattaforme ti consentono di raggiungere più pubblico, perché ogni ascoltatore sceglie dove ascoltare il contenuto.
Solo per il primo caricamento è buona prassi procedere anche con la distribuzione manuale sulle piattaforme principali. In questo modo avrai accesso alle statistiche di ciascuna piattaforma con un livello di dettaglio che l’hosting non potrebbe rilasciarti.
In pratica dovrai aprire un account su ciascuna di queste app principali e caricare manualmente il feed RSS. Una volta avvenuto il corretto riconoscimento, avrai accesso a una dashboard con tutti i dati statistici.
Scrivi una descrizione podcast ingaggiante
Nella fase di creazione del tuo show sul profilo hosting ti sarà chiesto di inserire una descrizione del tuo podcast. Il testo descrittivo sarà visibile su tutte le app di ascolto appena sotto l’immagine di copertina e il titolo.

È il terzo dei tre elementi visivi che devi sfruttare a pieno per conquistare il cuore del tuo ascoltatore e spingerlo a premere play. Dunque non puoi lasciarla al caso.
Ricordi la proposta di valore e il pitch? Bene, parti da quegli elementi e scrivi in una descrizione di massimo 100 parole che riesca a convincere il pubblico che quel podcast non possono proprio perderselo.
Suggerimento: questa descrizione, così come tutte quelle degli episodi e i relativi titoli, sono indicizzate da Google, per cui usa bene le parole chiave. Potresti sfruttare la SEO a tuo vantaggio.
Pre lancio e lancio del podcast
Il momento del pre lancio e del lancio sono fondamentali per il podcast esattamente come lo sono per qualunque altro prodotto o servizio che riguarda il tuo business.
La fase di prelancio è utile per creare aspettativa, per anticipare quello che poi sarà rivelato nell’ascolto (senza spoilerare troppo!), in modo da scaldare il pubblico fino al momento del lancio. Sarebbe un peccato lavorare a un progetto che poi nessuno sa che esiste. Crea il giusto hype per favorire l’attesa, suscitare curiosità e interesse.
Quindi, nella tua strategia di comunicazione pianifica le attività di lancio podcast con il giusto anticipo. Inizia con il pre lancio almeno una settimana prima della data che hai stabilito per il lancio, tenendo conto del periodo di tempo necessario a tutte le app per aggiornare il caricamento del feed RSS.
Anticipa qualcosa sul progetto, racconta la tua esperienza, parla del motivo che ti ha spinto a crearlo. Insomma, coinvolgi la tua community in modo attivo.
E il giorno del lancio? Beh, intanto festeggia!!! Poi, divulga il più possibile il tuo contenuto.
Fase 5: Promozione di un podcast
Dopo la fase la lancio però non perdere la costanza nel parlare del tuo podcast e continuare a promuoverlo. Come tutti i contenuti, anche il podcast deve essere promosso perché venga ascoltato. Come aumentare gli ascolti di un podcast? Creando altri contenuti che lo promuovano e usando tutti i tuoi canali di comunicazione.
Ma la promozione non è sinonimo di spam. Le persone si avvicinano quando c’è coinvolgimento, comunicazione. Condividere il link di un episodio su Linkedin e Facebook senza nemmeno creare un contesto, è come non aver fatto nulla.
Per questo è importante raccontare il tuo progetto, raccontare le singole puntate, spiegare come è nata l’idea, perché hai scelto quell’argomento o quell’ospite, chi sarà coinvolto nelle puntate successive e via dicendo.
Ecco qualche best practice che puoi adottare per promuovere il tuo podcast sia in fase di lancio che a regime:
- crea articoli di blog sulle singole puntate e inserisci il player per sfruttare il traffico organico verso il tuo sito;
- inserisci nella tua firma e-mail il link per l’ascolto;
- usa i comunicati stampa per divulgare sui media di settore il tuo contenuto audio
- chiedi di essere ospite di altri podcaster per essere intervistata e allargare la tua fanbase;
- partecipa ad eventi di settore e fai conoscere il tuo podcast;
- stampa sui tuoi supporti cartacei un QRcode con il link diretto per l’ascolto e cogliere anche occasioni offline;
- candida il tuo podcast emergente all’edizione annuale del Festival del Podcasting
- creare delle sponsorizzate social;
- proporre o acquistare un annuncio promo su un altro podcast;
- apri una newsletter su Linkedin e crea contenuti sui temi che affronti nel podcast e incorpora in essa il player di Spotify.
Esistono tool gratuiti che ti consentono di creare card grafiche per i tuoi post sui social al cui interno è caricato uno spezzone di audio. Ad esempio Headliner o Jupitrr riproducono anche un’onda sonora grafica che si attiva nell’ascolto. Così puoi rendere più accattivanti i tuoi post sui social. Lo stesso Spotify ti permette di condividere il podcast o il singolo episodio sui tuoi social con una promo card grafica.
Inizia subito a fare il tuo podcast
Complimenti per aver completato la lettura di questa guida pratica su come fare un podcast partendo da zero.
Riepilogando, abbiamo visto le 5 fasi del processo di creazione di un podcast, dalla progettazione alla promozione, seguendo gli step fondamentali per partire da zero.
Ogni inizio sembra una montagna, ma con questi consigli puoi iniziare a delineare il tuo progetto. Se vuoi metterti subito alla prova, qui puoi trovare il mini corso podcast per trasformare la tua idea in un podcast in 7 giorni.

Se poi avrai bisogno di un supporto per elaborare e sviluppare la tua idea, contattami e scopri il mio servizio di Podcast Coaching e Consulenza personalizzata.

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